May 23, 2025
Life Science
Quality Assurance
Quando ci chiedono perché una società di consulenza nel settore Life Science abbia scelto di ispirarsi a un compositore del '700, molti pensano a un semplice vezzo stilistico o un richiamo culturale per distinguerci nel panorama aziendale. Ma questa scelta rivela una verità più articolata, un'analogia che coglie con precisione la dinamica intrinseca del lavoro nel Life Science.
Johann Sebastian Bach dominava così profondamente le regole del contrappunto che, anziché concepirle come limitazioni, le trasformava nel fondamento della sua creatività. Le strutture e le rigorose architetture musicali diventavano nelle sue mani non gabbie, ma trampolini verso composizioni che trascendevano la tecnica, elevandosi verso qualcosa di universale.
Non è forse questa la stessa sfida che affrontiamo ogni giorno nel mondo altamente regolato del Life Science?
Riflettendo con Giorgio Vadacca, responsabile della divisione dei servizi di Quality Assurance di JSB Solutions, emerge un ulteriore parallelo con un altro genio creativo: "Picasso padroneggiava perfettamente le tecniche classiche prima di scegliere consapevolmente di superarle in maniera creativa." Non si discostava dai canoni classici per chissà quali lacune formative, ma le trascendeva grazie alla loro profonda comprensione.
Partendo da questa analogia con due figure dell'arte, insieme a Giorgio abbiamo esplorato ciò che potrebbe apparire come un ossimoro, ma che rivelerà aspetti inaspettati.
Quanto è realmente importante, e soprattutto abilitante, la creatività in settori altamente regolati come il Life Science?
Diamo subito la risposta a cui siamo arrivati: regole e creatività non sono un ossimoro, ma si nutrono reciprocamente in un circolo virtuoso che genera valore, per i singoli componenti dei gruppi, per le aziende ed, in ultima analisi, per i pazienti che sono i destinatari finali del nostro impegno quotidiano.
L'esperienza nel settore Life Science ci ha permesso di evidenziare cinque aree di impatto in cui l'interazione virtuosa tra rigore normativo e pensiero creativo produce risultati superiori rispetto ad approcci meramente conformisti:
Ma come nasce questa creatività così particolare, che non si oppone alle regole ma le abbraccia per favorirle?
Giorgio chiarisce subito un presupposto fondamentale: "Per esprimere creatività in modo efficace nel corso del nostro lavoro, in particolare nel Quality Assurance, dobbiamo conoscere approfonditamente il contesto operativo: il quality system, le procedure, gli ambiti di applicazione. Solo una volta acquisita questa padronanza possiamo permetterci quegli 'schiaffi di creatività' che trasformano le regole da vincoli in generatori di valore".
"Questa visione” - spiega - "ribalta un equivoco comune: chi difende e conosce approfonditamente le regole, rimanendovi ligio, non sarebbe in grado di esprimersi creativamente, temendo di compromettere la conformità normativa."
In realtà avviene l'esatto contrario: solo padroneggiando perfettamente le regole del proprio contesto si riescono a identificare quegli spazi di libertà, consentiti dalle stesse norme, che possono fare la differenza significativa.
"In passato si cercava di uccidere la creatività negli ambienti regolati," riflette Giorgio. "Oggi la ricerca scientifica comportamentale dimostra che proprio la creatività sta facendo evolvere i settori regolati, producendo strumenti di efficacia e sicurezza più potenti."
Nel lavoro quotidiano del Quality Assurance, questa "inventiva disciplinata" emerge con particolare evidenza nell'indagine delle deviazioni.
"L'indagine della deviazione ha gli schemi di un'investigazione 'criminale' vera e propria," spiega Giorgio. "A differenza di un detective, ci muoviamo all'interno di vincoli fortissimi, riuscendo a operare efficacemente entro questi confini proprio grazie alla conoscenza approfondita del contesto normativo."
Uno studio condotto nel settore farmaceutico su 146 professionisti, ha evidenziato come gli ambienti che promuovono un atteggiamento non punitivo verso gli errori e al contempo favorevole al pensiero laterale entro i limiti normativi, presentino livelli significativamente più elevati di comportamento innovativo, rafforzando i processi virtuosi e migliorando indirettamente la qualità dei prodotti finali rispetto agli attributi stabiliti.
La ricerca ha rilevato, in particolare, una correlazione diretta tra la capacità di trasformare l'analisi delle criticità in opportunità di apprendimento e lo sviluppo di soluzioni creative che rimangono conformi ai requisiti regolatori. I gruppi più efficaci nell'innovazione risultano essere quelli che, pur rispettando rigorosamente i protocolli di indagine, riescono a mantenere quella che gli stessi ricercatori hanno definito 'la tensione produttiva tra struttura e flessibilità'.
Questa dinamica tra rigore e flessibilità si manifesta concretamente nelle qualità distintive dei professionisti più efficaci, come emerge chiaramente dalle esperienze dirette sul campo.
Quando chiediamo a Giorgio di descrivere una persona creativa incontrata nel suo percorso professionale, emerge un ritratto che incarna perfettamente i principi discussi:
"La persona a cui penso combinava una grande esperienza nel settore con una rara capacità di adattamento ai cambiamenti normativi. Ciò che la distingueva era la passione evidente per il proprio lavoro e un talento particolare: sapeva spiegare concetti tecnici complessi con un linguaggio così semplice da renderli visualizzabili anche per chi non aveva competenze specifiche."
Non si tratta solo di competenza tecnica, ma di qualità umane: la capacità di creare collegamenti, di rendere accessibile ciò che è complesso, di trovare connessioni inaspettate tra problemi apparentemente non correlati.
In un settore come il nostro dove il rigore e la precisione sono fondamentali, come bilanciare la numerosità di profili innovativi con quelli metodici nei gruppo di lavoro?
"In un gruppo di persone che lavorano insieme, non supererei la metà di quelle creative," ci dice Giorgio. Un bilanciamento che riflette la dualità intrinseca del settore: innovazione e stabilità, intuizione e metodo, sperimentazione e affidabilità.
Questo equilibrio non è solo una questione di efficienza operativa, ma un riconoscimento della complessità umana. Alcune persone fioriscono nella struttura, altre nell'esplorazione dei confini. Entrambe sono indispensabili in un ecosistema sano.
"Di cento possibili soluzioni a un problema, devi fare uno screening e capire quali sono realmente applicabili nel contesto," riflette ancora Giorgio. "La vera creatività in ambienti come il nostro si genera proprio dal confronto dialettico tra le due tipologie di professionisti: i metodici cauti e i pensatori laterali."
La gestione di questa dialettica, e quindi che stile di guida adottare, diventa quindi essenziale: convogliare l'energia generata dal confronto tra i due approcci richiede una sensibilità particolare, un'attenzione alle sfumature individuali che va ben oltre gli approcci standardizzati.
"Non può evidentemente esistere un approccio univoco; lo stile di leadership va adattato all'interlocutore e ai diversi gruppi di lavoro," riflette Giorgio. "È necessario sviluppare una sensibilità che permetta di modulare l'intensità dell'interazione: essere più sfidanti con alcuni colleghi, rallentare il ritmo con altri. È essenziale che il responsabile sappia dosare con attenzione l'energia da investire nel confronto tra i diversi approcci."
Questo principio di calibrazione risponde a un'esigenza organizzativa di fondo: riconoscere che ogni persona è un universo unico, con i propri ritmi e processi creativi, con le proprie vulnerabilità e punti di forza.
In settori come il Life Science, l'inventiva rappresenta l'espressione più alta della competenza tecnica. Non si tratta di aggirare le regole, ma di usarle come punto di partenza per sviluppare soluzioni che le rispettino in modo intelligente. Questo approccio richiede una combinazione di conoscenze specifiche, esperienza pratica e capacità di pensiero laterale. Necessita di persone che sappiano muoversi con sicurezza all'interno di parametri definiti, trasformando i vincoli in opportunità.
Si tratta di un concetto controintuitivo (le regole come potenziale generativo anziché limitante) che le nuove generazioni di professionisti potrebbero non essere abituate a considerare.
È essenziale quindi introdurre questo paradigma già nella formazione accademica dei professionisti del Life Science. Non si tratta di pretendere che tutti sviluppino capacità creative, ma di promuovere la consapevolezza che la creatività non rappresenta un elemento antagonista nell'ambiente regolato, bensì un autentico alleato della qualità.
"In Quality Assurance, come nelle altre divisioni di un’azienda come la nostra o di manifattura," riflette Giorgio a conclusione della nostra conversazione, "vediamo concretamente come questa tensione creativa tra regole e inventiva generi valore tangibile. Che si tratti di progettare un nuovo sistema di qualità, gestire le deviazioni di processo, eseguire un audit o sviluppare procedure efficaci, l'approccio rimane costante: conoscenza profonda delle normative prima, esplorazione creativa degli spazi di miglioramento poi."
È questo l'approccio che in JSB Solutions cerchiamo di applicare quotidianamente: non un pensiero divergente svincolato dai principi regolatori, ma una creatività che trova la sua massima espressione proprio nella padronanza dei vincoli normativi. Un equilibrio delicato tra rigore e flessibilità che ci permette di trasformare requisiti apparentemente limitanti in opportunità di innovazione per i nostri clienti.
Al termine di questa riflessione sul rapporto tra normativa e creatività, il cerchio si chiude riconducendoci a quella intuizione iniziale che ha ispirato il nome della nostra azienda.
La scelta di ispirarsi a Johann Sebastian Bach non è stata casuale, né dettata da un mero apprezzamento estetico. Oltre al parallelismo tra regole e creatività che abbiamo esplorato, esistono altre dimensioni di questa scelta identitaria che meriteranno ulteriori approfondimenti nelle prossime settimane.
Per conoscere come questo delicato equilibrio tra rigore e creatività si traduce nei nostri servizi di Quality Assurance, esplorate la nostra visione: Ambasciatori della qualità – dove la padronanza delle regole diventa arte.
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